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ALIGI SASSU



Quadro di
 Aligi Sassu  - Figure litografía papel
Aligi Sassu
Figure
litografía papel 36 x 50
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Biografía

ALIGI SASSU ( 1912 – 2000 )

Aligi Sassu nasce a Milano il 17 luglio 1912. Il padre è uno dei fondatori del partito socialista di Sassari.
Nel 1921 la famiglia si trasferisce a Thiesi, in Sardegna per tre anni, dove assimila i colori forti del paesaggio mediterraneo. Tornato a Milano, si entusiasma nella lettura di riviste e testi futuristi trasmessogli dal padre, amico di Carlo Carrà.
Costretto a lavorare per le dalle difficoltà economiche della famiglia, studia alle scuole serali.
Frequenta l'ambiente futurista e incontra Filippo Tommaso Marinetti che nel 1928 lo invita alla Biennale di Venezia.
Il 31 marzo dello stesso anno Sassu firma insieme a Munari il manifesto della pittura Dinamismo e riforma muscolare, rimasto inedito fino al 1977.
Nel 1929 si iscrive all'Accademia di Brera dove conosce Lucio Fontana con il quale lavorerà anni dopo ad Albissola, poi continua la sua attività in uno studio affittato in piazza Susa insieme a Manzù.
Nel 1929 espone in due mostre collettive a Milano.
Nel 1932 espone con altri artisti presso la Galleria del Milione.
A Parigi incontra le opere dei maestri dell'Ottocento.
Opera attivamente contro il fascismo. e viene anche arrestato.
Realizza quattrocento ritratti di detenuti e disegni mitologici. Liberato, si avvicina al movimento "Corrente".
In Spagna incontra Picasso. Si stabilisce a Mallorca in Cala San Vicente. Si avvia così quella che Dino Buzzati ha chiamato la sua seconda giovinezza.
Nascono le Tauromachie e i paesaggi dell'isola, altri soggetti, come la tematica mitologica, vengono rivisitati e approfonditi.
Vive tra Mallorca e l'Italia dove nel 1967 si trasferisce a Monticello Brianza.
Nel '73 si dedica a scene e costumi dei Vespri siciliani per la riapertura del Teatro Regio a Torino.
Nell' '82 gli viene attribuito il riconoscimento " Gli uomini che hanno fatto grande Milano" e presenta i suoi cinquantotto acquerelli del 1943 ad illustrazione dei Promessi sposi.
Nel 1984 viene allestita una sua mostra antologica in Palazzo dei Diamanti a Ferrara dove espone centoundici opere. La mostra viene poi trasferita a Roma in Castel Sant'Angelo e al Palazzo Reale a Milano con duecentosettantaquattro opere.
Altre esposizioni a Siviglia e in Germania, a Madrid e in Canada.
Nel 1986 espone alla XI Quadriennale di Roma, alla Triennale di Milano e alla Casa del Mantegna a Mantova. Completa le centotredici tavole sulla Divina commedia, tre delle quali vengono acquistate dal Museo Puskin di Mosca.
A Monaco di Baviera, viene inoltre allestita una grande antologica con opere dal 1927 al 1985.
Nel 1993 completa I Miti del Mediterraneo, murale in ceramica di 150 metri quadrati per la nuova sede del Parlamento europeo a Bruxelles.
L'anno successivo presenta Manuscriptum, una cartella con incisioni destinata alla mostra itinerante in Svezia "I ponti di Leonardo".
Nel '95 viene nominato Cavaliere della Gran Croce dal Presidente della Repubblica.
Il '96 vede la donazione alla città di Lugano di trecentosessantadue opere realizzate dal 1927 al 1996, nasce così la Fondazione Aligi Sassu e Helenita Olivares che organizza nel 1999 una mostra dedicata al futurismo, nel 2000 al primitivismo, nel 2001 agli Uomini rossi fino ad arrivare a quella del 2003 dedicata al realismo di Sassu.
Il 17 luglio 1999 per il suo ottantasettesimo compleanno si inaugura una grande antologica in Palazzo Strozzi a Firenze.
Esattamente un anno dopo, la sera del 17 luglio 2000, Aligi Sassu muore nella sua casa di Can Marimon a Pollença.








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