Gino Tili
Paesaggio toscano 1970
Óleos tabla 25 x 18
420.00 €
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Gino Tili
Firenze alluvione 1966
Óleos tabla 50 x 30
800.00 €
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Gino Tili
Scorcio con veduta palazzo vecchio
Óleos tabla 24 x 41
650.00 €
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Gino Tili
Natura morta con pesci
temple papel 51 x 35
680.00 €
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Biografía
Gino Tili è nato a Fiesole (Fi) nel 1920.
Ha frequentato il Liceo Artistico, l’Accademia di Belle Arti e la Scuola del Nudo a Firenze. Ha studiato i grandi maestri del passato nei musei.
I suoi temi preferiti sono il paesaggio, la natura morta, i fiori, la figura, soprattutto quella femminile, della quale riesce ad esprimere l’intima bellezza, come nei ritratti, di intensa espressività e tenerezza.
E' scomparso a Firenze nel 2005.
GABRIELLA GENTILINI
dal catalogo della mostra "Petali di poesia"
Exposiciones
Ha partecipato a mostre in Italia, in molti paesi europei e nelle Filippine. Sue opere sono presenti nella Galleria Firenzeart e sono state esposte in varie mostre nella sede di Firenze ed in quella di Montespertoli, tra cui: “Maestri della pittura contemporanea”, “Piccolo formato”, “Colori della realtà e del sogno”, “Alfabeto toscano”, “Un bacione a Firenze”, “Collezionare arte”.
“Petali di poesia”, personale presso il bar pasticceria Pegaso, Firenze, 15 dicembre 2003 - 10 gennaio 2004, organizzata da Firenzeart Gallery e presentata da GABRIELLA GENTILINI.
G.G.
Recensiones
GINO TILI, IL SILENZIO, IL COLORE, L’EMOZIONE
Il vivere appartati, lontano dalle mode, dalle facili seduzioni, dai rumori del mondo, ha rappresentato spesso la scelta di spiriti votati alla creatività e predisponendo al colloquio interiore, è stata anche la condizione privilegiata di ammaestramento all’arte, al sentire profondo delle cose ed alla capacità di esprimerle con “parole” semplici e vere, dense di amore e di poesia.
Gino Tili ha seguito la lezione del suo cuore, senza tuttavia trascurare quella dei suoi maestri, da Carena a Capocchini, da Crepet a Polloni.
Artista di vecchio stampo il Tili, legato alla tradizione della sua terra, al lavoro manuale e alla bottega artigiana, maestro tra i maestri del ’900 toscano, che hanno fatto grande l’arte senza sentirsi grandi.
La freschezza d’ispirazione che sa percepire nella natura e il sussulto dell’emozione che ne deriva, assicurano al gesto pittorico una pennellata veloce e istintiva, immediata e sicura, tale da definire l’essenza della forma e la qualità del contenuto. I contorni della realtà si sciolgono nel colore per diventare una cosa sola, materia di vita che sembra plasmarsi davanti ai nostri occhi.
Il silenzio, il colore, l’emozione, si fondono in una tavolozza morbida, intrisa di luce, capace di teneri accordi come di accensioni improvvise, di tocchi lievi e sfumati o di larghe e corpose spatolate, di tonalità soffuse o di segni sciabolati.
Accanto alla bellezza del paesaggio toscano e alla sincera partecipazione all’umiltà solenne del mondo contadino, Tili affianca l’affettuosa suggestione di scorci di Firenze e completa la sua indagine a 360 gradi con la delicata attenzione con cui posa lo sguardo sulla figura umana, soprattutto femminile e sui fiori. Fiori gioiosamente sbocciati o appena accennati che ricordano Enzo Pregno, ma esuberanti di energia, fragranti di splendore, vibranti di intensità cromatiche incandescenti. Metafore della vita, frammenti di felicità silenziosa che è in tutte le cose. Da cogliere al volo e da conservare nel cuore. Come petali di poesia, come messaggi di luce.
GABRIELLA GENTILINI
DAL CATALOGO DELLA MOSTRA PRESSO FIRENZEART GALLERY, Firenze, febbraio-marzo 2004, disponibile in galleria